
AIDS
12/01/20 • 6 min
Il 1 dicembre si celebra la giornata mondiale contro l'AIDS.
Una patologia che occupa il nostro pianeta dalla seconda metà del secolo scorso ma che ancora molti ignorano. La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è lo stadio avanzato di malattia causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Dunque ricordiamo, HIV e AIDS non sono sinonimi. Quest'ultima causa un annullamento del sistema immunitario che porta il soggetto a poter essere vittima anche di un "banale" raffreddore. Il virus dell'HIV, che causa l'AIDS, si trasmette attraverso liquidi biologici infetti quale sangue e derivati, sperma, secrezioni vaginali e in alcuni casi il latte materno. Non si trasmette assolutamente attraverso saliva, lacrime, sudore, urina, baci, abbracci e carezze. Come si può facilmente immaginare una delle principali vie di trasmissione è quella attraverso rapporti sessuali non protetti (anche orali), a seguire l'infezione tramite siringhe e taglienti infetti e la via verticale da madre a figlio.
Il mio appello di oggi è un appello alla prevenzione. Fate sesso protetto se non avete la certezza che il vostro partner sia sieronegativo, a maggior ragione se avete rapporti occasionali. Proteggersi non è da stupidi, ce l'ha insegnato anche il COVID.
Ne parlo nella puntata di oggi del podcast.
Il 1 dicembre si celebra la giornata mondiale contro l'AIDS.
Una patologia che occupa il nostro pianeta dalla seconda metà del secolo scorso ma che ancora molti ignorano. La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è lo stadio avanzato di malattia causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV). Dunque ricordiamo, HIV e AIDS non sono sinonimi. Quest'ultima causa un annullamento del sistema immunitario che porta il soggetto a poter essere vittima anche di un "banale" raffreddore. Il virus dell'HIV, che causa l'AIDS, si trasmette attraverso liquidi biologici infetti quale sangue e derivati, sperma, secrezioni vaginali e in alcuni casi il latte materno. Non si trasmette assolutamente attraverso saliva, lacrime, sudore, urina, baci, abbracci e carezze. Come si può facilmente immaginare una delle principali vie di trasmissione è quella attraverso rapporti sessuali non protetti (anche orali), a seguire l'infezione tramite siringhe e taglienti infetti e la via verticale da madre a figlio.
Il mio appello di oggi è un appello alla prevenzione. Fate sesso protetto se non avete la certezza che il vostro partner sia sieronegativo, a maggior ragione se avete rapporti occasionali. Proteggersi non è da stupidi, ce l'ha insegnato anche il COVID.
Ne parlo nella puntata di oggi del podcast.
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Endometriosi
L’endometriosi è una patologia ancora troppo poco conosciuta e discussa. Vede coinvolta 1 donna su 10 nel mondo, in Italia sono circa 3 milioni le donne affette da questa malattia cronica invalidante. Consiste nella accumulo anomalo di cellule endometriali al di fuori dell’utero; ricordando che quest’ultimo è una mucosa che in situazioni fisiologiche ricopre solamente la cavità interna dell’utero. La crescita anomala genera un’infiammazione cronica che causa alla donna sintomi quali: dolori di notevole importanza durante la fase premestruale e mestruale (in certi casi associati a svenimenti), dolori durante i rapporti sessuali, dolori nella zona pelvica, astenia, disturbi dell’evacuazione, disturbi dell'umore (...). L’endometriosi causa infertilità nel 30-40% dei casi. La terapia può essere farmacologica (agisce sui sintomi) o chirurgica (si va ad eliminare l’accumulo di cellule endometriali, con la possibilità però che esse si formino nuovamente in quanto l'endometriosi è una patologia cronica). I nodi cruciali di questa patologia sono due: -La mancanza di conoscenza e sensibilizzazione a riguardo, che porta spesso a sottovalutare il problema o ancor peggio a non valutarlo, dando per scontato che sia “normale” che una donna soffra durante il periodo mestruale, andando così a trascurare la possibile presenza di patologia -Il ritardo diagnostico medio di SETTE ANNI, in parte per i motivi sopra elencati. Di recente una famosa modella e imprenditrice francese, Gabrielle Caunesil, ha scoperto di soffrire di endometriosi. In alcune sue storie Instagram ha voluto sensibilizzare l’argomento sottolineando come la patologia le sia stata diagnosticata dopo QUINDICI ANNI di sofferenza e numerose visite ginecologiche concluse con un: “È normale soffrire durante il ciclo mestruale, il suo utero sta bene”. Vi invito a guardare le sue storie lasciate in evidenza nel suo profilo Instagram, lascio il link qui sotto. Parlo in maniera più approfondita di endometriosi in questa puntata del podcast. Gabrielle Caunesil: https://www.instagram.com/gabriellecaunesil/
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Mi sono vaccinato contro il COVID19 (Moderna).
A tutte le persone che hanno perso la vita in questi mesi. A tutti gli operatori sanitari che sono caduti durante l'emergenza COVID-19, e alle loro famiglie. A tutti gli operatori sanitari che non sono caduti, ma che tutti i giorni si fanno forza per rimanere in piedi. A tutti coloro che sono stati piegati in due dal COVID-19 a livello economico. A tutti i sogni infranti. Agli studenti. Agli anziani che si sono sentiti isolati. A chi nei letti d'ospedale si è spento lontano dai familiari. A chi ai letti d'ospedale non ci è nemmeno potuto arrivare. Ai progetti mancati. Ai piani rinviati. A chi si è ritrovato stretto nella paura di un futuro incerto. Il mio pensiero mentre ricevevo la prima dose di vaccino va a questo, e alla speranza che tutto finisca quanto prima.
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