
Laura Falqui "Il tocco dell'invisibile"
03/08/24 • 22 min
Laura Falqui
"Il tocco dell'invisibile"
La grafite di Edward Burne-Jones
Succede Oggi Libri
Il tocco dell'invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones: Nell'opera del pittore inglese Edward Coley Burne-Jones (1833-1898), considerato l'ultimo preraffaellita, s'intrecciano due diverse scelte espressive: una splendente che si manifesta nella pittura, e una evanescente che si esprime nei disegni. Se lo splendore si svela in tutte le sue soluzioni cromatiche, l'evanescenza è altrettanto ricca, ma più segreta, più delicata e altrettanto preziosa. A questa particolar produzione - quella che conduce al "tocco dell'invisibile" - è dedicato questo studio di Laura Falqui. I disegni di Burne-Jones rappresentano quasi un corpus a sé stante nella produzione del maestro inglese, dato l'impulso quasi automatico che lo spingeva a usare la matita o altri strumenti grafici: un vero e proprio fiume sotterraneo rispetto alle sue opere maggiori, oggi disseminato in vari musei e difficilmente accessibile allo sguardo del pubblico. In tale produzione, Laura Falqui ritrova una sorta di mondo parallelo in cui le forme del reale si sciolgono nel calco di una vita impallidita. La prefazione di Marzia Faietti, con la sua profonda competenza di storica del Disegno, e la postfazione di Raffaele Milani, studioso di estetica, arricchiscono il il volume.
Laura Falqui è saggista, drammaturga e specialista di arti visive. Studiosa del Preraffaellitismo inglese, ha dedicato a questo argomento una trilogia di saggi in volume e diversi altri scritti. Tra le sue opere: Ascoltare l’incenso. Confraternite di pittori nell’Ottocento (1985); La gemma. Estetismo ed esoterismo nei preraffaelliti (1994); Aurea domus. Viaggio nel sogno preraffaellita (1995). Assieme a Raffaele Milani ha pubblicato L’atelier naturale. Cinema e giardini (2008). Ultima sua pubblicazione è Forme e materiali della città fantastica (2014). Da qualche anno ha trasferito la sua scrittura creativa dalla drammaturgia a una forma narrativa, in cui affiorano le sue passioni di sempre: la pittura del secondo Ottocento inglese, la fiaba, il sogno, il nonsense.
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
www.ilpostodelleparole.it
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Il tocco dell'invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones: Nell'opera del pittore inglese Edward Coley Burne-Jones (1833-1898), considerato l'ultimo preraffaellita, s'intrecciano due diverse scelte espressive: una splendente che si manifesta nella pittura, e una evanescente che si esprime nei disegni. Se lo splendore si svela in tutte le sue soluzioni cromatiche, l'evanescenza è altrettanto ricca, ma più segreta, più delicata e altrettanto preziosa. A questa particolar produzione - quella che conduce al "tocco dell'invisibile" - è dedicato questo studio di Laura Falqui. I disegni di Burne-Jones rappresentano quasi un corpus a sé stante nella produzione del maestro inglese, dato l'impulso quasi automatico che lo spingeva a usare la matita o altri strumenti grafici: un vero e proprio fiume sotterraneo rispetto alle sue opere maggiori, oggi disseminato in vari musei e difficilmente accessibile allo sguardo del pubblico. In tale produzione, Laura Falqui ritrova una sorta di mondo parallelo in cui le forme del reale si sciolgono nel calco di una vita impallidita. La prefazione di Marzia Faietti, con la sua profonda competenza di storica del Disegno, e la postfazione di Raffaele Milani, studioso di estetica, arricchiscono il il volume.
Laura Falqui è saggista, drammaturga e specialista di arti visive. Studiosa del Preraffaellitismo inglese, ha dedicato a questo argomento una trilogia di saggi in volume e diversi altri scritti. Tra le sue opere: Ascoltare l’incenso. Confraternite di pittori nell’Ottocento (1985); La gemma. Estetismo ed esoterismo nei preraffaelliti (1994); Aurea domus. Viaggio nel sogno preraffaellita (1995). Assieme a Raffaele Milani ha pubblicato L’atelier naturale. Cinema e giardini (2008). Ultima sua pubblicazione è Forme e materiali della città fantastica (2014). Da qualche anno ha trasferito la sua scrittura creativa dalla drammaturgia a una forma narrativa, in cui affiorano le sue passioni di sempre: la pittura del secondo Ottocento inglese, la fiaba, il sogno, il nonsense.
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Roberto Piumini "Panegìmo e altri poemi"
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Roberto Piumini
"Panegìmo e altri poemi"
Scalpendi Editore
www.scalpendi.eu
Al gioco della scrittura, si sa, corrisponde il gioco della lettura.
Come, chi scrive, scrive immaginando, altrettanto fa il lettore, in uno scambio generoso e personale. Il suo gioco è, leggendo, aprire il repertorio della sua intera memoria fisica e mentale, della sua cultura umana, e scegliere la sua scena, unica al mondo.
Ancora più intenso e fruttuoso è il gioco della lettura di poesia, in cui alla vastità-intensità-intimità della parola, risponde, con risonanze, ardimenti e movimenti, la visione di chi legge.
A qualcuno piace prendere appunti, durante il gioco. Commenti scritti a bordo pagina o in spazi tipografici vuoti, o su foglietti inseriti fra le pagine, o persino in quaderni di lettura, che costituiscono straordinari libri paralleli, preziosissimi e personali libri-risposta.
In questo libro, accanto ai tre poemi (già frutto di un gioco dell’autore, che ha trasformato in poesia narrativa tre suoi racconti pubblicati in prosa) si dà spazio, nelle pagine di sinistra, ad alcuni dei tantissimi possibili giochi di lettura come, a esempio, la scelta del verso preferito, o di quello meno apprezzato, o la modifica, soppressione o aggiunta al testo di un verso, tra quelli della pagina a destra.
Lo stesso può farsi per più versi, in libero esercizio del gusto: avendo l’accortezza (è un altro elemento del gioco) di accettare la scommessa metrica, rispettando il ritmo in endecasillabi del poema.
Al di fuori di questi (o altri possibili) interventi sul testo, lo spazio di sinistra può servire a osservazioni di tipo linguistico, o critico, a riferimenti agli elementi narrativi, a notazione di ricordi personali, e così via, in una specie di agenda operativa, linguistica o emotiva, pagina per pagina, del libro.
Un’agenda che, oltre ad arricchire il contenuto espressivo del libro (con i suoi momenti di gioco e memoria) lo renderebbe enormemente più ricco in quella situazione che, per un libro di poesia, è tra le più preziose: essere prestato, o regalato, a una persona amica o amata.
Roberto Piumini è nato a Edolo, in Valcamonica, nel 1947. Abita a Milano. Ha fatto l’insegnante, il pedagogista, il conduttore di gruppi espressivi, l’attore. Dal 1978 ha pubblicato libri di poesie, filastrocche, fiabe, storie, racconti, romanzi, poemi, testi teatrali, presso un’ottantina di editori. Incontra molti gruppi di bambini in scuole e biblioteche. Ha composto una trentina di poemi su materiali espressivi e di ricerca di gruppi di ragazzi. Ha scritto molti testi per cori e opere musicali. È autore di radiodrammi, racconti, poesie, romanzi e traduzioni poetiche per adulti. Molti suoi libri sono stati tradotti all’estero.
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Sara Panzera "Piccolo manuale illustrato per cercatori di font"
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Sara Panzera
"Piccolo manuale illustrato per cercatori di font"
il Saggiatore
www.ilsaggiatore.com
Attorno a noi si agita un universo quasi sconfinato di testi. Dai messaggi che riceviamo sul cellulare ai cartelli in autostrada, dalla mail che ci è appena arrivata all’etichetta dello yogurt che stiamo mangiando, tutto è testo; e ogni testo ha un suo carattere, un suo corpo, un suo spazio. Accompagnato dalle illustrazioni di Giacomo Agnello Modica, il Piccolo manuale illustrato per cercatori di font ci aiuterà a muoverci in questo universo per scoprirne segreti e magie, rischi e utilità, aneddoti e orrori, e plasmarlo e riplasmarlo a nostro piacimento. Perché le parole sono importanti, ma come le scriviamo talvolta lo è di più.
Sara Panzera, dopo la laurea in Illustrazione all’Accademia di Bologna, decide di esplorare le storie da un punto di vista diverso. Si laurea in Editoria all’Università degli Studi di Milano con una tesi sul lavoro di Lavinia Mazzucchetti. Lavora poi come Junior Editor della narrativa straniera Mondadori. Dal 2022 è Editor di fiction e non fiction straniera al Saggiatore.
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