PUNTATA 25 - THE DARK SIDE OF DISNEY

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02/27/23 • 64 min

Ora che arriva il grande freddo russo e state fiss* sul computer con la stufetta vicina è ora di farvi sentire il tempo che passa e di rendervi conto che state invecchiando. Sono passati i pomeriggi a base di merende con Kinder Delice e Kinder Brioss guardando Disney Channel e domandarvi come Miley Stewart conciliasse la sua vita con quella della pop star Hanna Montana. Sono passati quei pomeriggi in cui guardavate Zack e Cody mentre in sottofondo vostra madre accusava vostro padre di essere andato con la sorella e pure con la cognata. E in tutto ciò, vostra sorella litigava con il suo ragazzo con il codino, Maicol (sì, scritto proprio così). Se anche voi condividete tutta questa nostalgia vi consigliamo la puntata sul lato oscuro della Disney.

Episodio precedente

PUNTATA 24 - FONICI TRISTI

Abbiamo l’intervista più esclusiva ai due fonici più tristi d’Italia: i nostri Bubi e Andre. Grazie a loro ci addentreremo nei meandri più zozzi e sudici della musica italiana, i retroscena più scabrosi negli studi di registrazione, i segreti più inconfessabili tra raglie sui mixer e preservativi nelle orecchie. Ci parleranno poi dei loro progetti futuri, di cosa vuol dire registrare davanti a pistole cariche (storia vera) e soprattutto di come si vedono da qui a 10 anni. (Solitamente la risposta è pelati, divorziati, ancor più tristi e con la Finanza alle calcagna).

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PUNTATA 26 - UCRONIE

Diciamolo, fa freddo e avete bisogno di scaldarvi per bene. Che poi, a dirla tutta, non fa nemmeno così freddo visto il surriscaldamento globale. Vabbè, morte a parte, scaldatevi i piedini con una puntata che parla di una cosa quasi più bella dell’amore: LA POLITICA. Ma non quella della Meloni, dei rave e tutte quelle cagate lì. Abbattiamo sta cazzo di Unione Europea. Noi non abbiamo nulla da spartire con quei fighetti dei danesi. Facciamo una bella alleanza con i libici, facciamo diventare i trafficanti di essere umani la nostra Gestapo e fammo gli Stati Uniti Mediterranei. In barba a quella merda di città di Berlino!