Il lavoro minorile e la scuola

04/11/23 • 20 min

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Il lavoro minorile può limitare l'accesso all'istruzione, riducendo le opportunità di acquisire le competenze necessarie per poter svolgere un lavoro qualificato in futuro. La stessa mancanza di istruzione può avere conseguenze negative anche nella vita adulta: chi non ha studiato sarà più propenso ad accettare lavori a basso costo e ad alto rischio, in un circolo vizioso di povertà e disuguaglianza.
Silvia Boccardi parla con Antonella Inverno di Save the Children e Anna Maria Ajello, Ordinaria di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e già presidente Invalsi, della relazione tra lavoro minorile e dispersione scolastica.
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Cos’è il “lavoro minorile”?

Il lavoro minorile è un fenomeno grave e diffuso in molti paesi del mondo, che riguarda milioni di bambine, bambini e adolescenti: è una violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e ha conseguenze negative sulla salute, sull’educazione e sul benessere fisico e psicologico dei minori coinvolti.
Ma nonostante gli sforzi di organizzazioni internazionali e governi per combatterla, questa pratica persiste, anche qui da noi. Silvia Boccardi, autrice di Will Media, parla della complessità di questo fenomeno con due esperti di Save the Children: Antonella Inverno, responsabile ricerca dati e politiche per l’infanzia e l’adolescenza e Daniele Catozzella, esperto educazione e didattica digitale dell’area scuola per il contrasto alla povertà educativa digitale.
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Le forme di lavoro minorile più dannose

La crisi economica e l’aumento della povertà che hanno investito l’Italia negli ultimi anni rischiano di aumentare il numero di minorenni costretti prima dei 16 anni a lavori dannosi per la salute o in grado di pregiudicarne i percorsi scolastici. In più, i lavori non sono tutti uguali: ci sono adolescenti con meno di 16 anni che, oggi, in Italia, lavorano in condizioni particolarmente dannose per il proprio sviluppo e la propria crescita. Silvia Boccardi parla con Antonella Inverno di Save the Children e Andrea Morniroli, co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità e amministratore della cooperativa sociale Dedalus, delle forme di lavoro minorile più dannose per lo sviluppo e il benessere dei minorenni.
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