Cos’è il “lavoro minorile”?

04/04/23 • 17 min

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Il lavoro minorile è un fenomeno grave e diffuso in molti paesi del mondo, che riguarda milioni di bambine, bambini e adolescenti: è una violazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e ha conseguenze negative sulla salute, sull’educazione e sul benessere fisico e psicologico dei minori coinvolti.
Ma nonostante gli sforzi di organizzazioni internazionali e governi per combatterla, questa pratica persiste, anche qui da noi. Silvia Boccardi, autrice di Will Media, parla della complessità di questo fenomeno con due esperti di Save the Children: Antonella Inverno, responsabile ricerca dati e politiche per l’infanzia e l’adolescenza e Daniele Catozzella, esperto educazione e didattica digitale dell’area scuola per il contrasto alla povertà educativa digitale.
Per scoprire di più visitate il datahub di Save the Children: www.datahub.savethechildren.it

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Il lavoro minorile e la scuola

Il lavoro minorile può limitare l'accesso all'istruzione, riducendo le opportunità di acquisire le competenze necessarie per poter svolgere un lavoro qualificato in futuro. La stessa mancanza di istruzione può avere conseguenze negative anche nella vita adulta: chi non ha studiato sarà più propenso ad accettare lavori a basso costo e ad alto rischio, in un circolo vizioso di povertà e disuguaglianza.
Silvia Boccardi parla con Antonella Inverno di Save the Children e Anna Maria Ajello, Ordinaria di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione e già presidente Invalsi, della relazione tra lavoro minorile e dispersione scolastica.
Per scoprire di più visitate il datahub di Save the Children: www.datahub.savethechildren.it