
Impara il Lessico Italiano della MUSICA
07/26/23 • 12 min
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5 ERRORI più comuni con i PRONOMI in Italiano
Quali sono i 5 errori più comuni che gli stranieri commettono con i pronomi in italiano? Secondo la Treccani, il pronome è quella parte variabile del discorso che si usa al posto di un altro elemento della frase (solitamente il nome, ma può sostituire anche un verbo, un aggettivo o perfino un’intera frase). Esistono diverse categorie di pronomi, in base al significato che si vuole trasmettere e perciò è facile sbagliarsi e confondersi. Facciamo un po’ di chiarezza! Pronomi in italiano: evita questi 5 errori! 1 - Lo fai te o Lo fai tu? Sicuramente vi sarà capitato di sentire entrambe le versioni, nonostante la lingua italiana ne consideri corretta soltanto una. Chiariamo innanzitutto la differenza tra tu e te in maniera semplice: il primo si usa sempre con la funzione di soggetto, mentre il secondo con la funzione di complemento. Per esempio: Tu vai a Londra. [tu compie l’azione, è il soggetto] Luca guarda te. [te è il complemento oggetto diretto] Vengo in vacanza con te. [te è un complemento introdotto da preposizione] Ma cosa succede nella nostra frase? Il verbo è “fai”, quindi coniugato alla 2 persona singolare. Questo significa che il pronome di cui abbiamo bisogno qui è il soggetto, perciò “tu”. Quindi la frase corretta è “Lo fai tu”. ATTENZIONE! Ci sono casi in cui si usa te invece di tu con funzione di soggetto, ma si tratta generalmente di espressioni fisse, come: Povero te! Te compreso / Compreso te In Italia, nella lingua parlata e soprattutto al nord, si usa molto te al posto di tu con funzione di soggetto, in frasi come: Dillo te Vieni anche te? Hai ragione te Te vai Per il momento, la grammatica considera queste forme scorrette. Ma vedremo cosa accadrà nel futuro. Secondo voi, “te” sostituirà completamente “tu”, proprio come è accaduto a “lui, lei” e le forme originali “egli, ella”? 2 - Ci hanno trovato o Ci hanno trovati? Riceviamo continuamente questa domanda dagli studenti... e in effetti hanno ragione! Mi dicono “So che devo dire l’ho vista se parlo di una donna, ma, sempre parlando di donne, devo dire ti ho vista o ti ho visto, mi hai visto o mi hai vista?” La Treccani è molto chiara al riguardo: nei tempi composti con l’ausiliare avere, con un pronome complemento oggetto anteposto, la regola impone l’obbligo di fare l’accordo per genere e numero alla terza persona singolare e plurale, ma lascia libertà di scelta sia per quanto riguarda il genere sia per quanto riguarda il numero, con i pronomi di prima e seconda persona singolare e plurale. Dunque, chiariamo con degli esempi: Ho trovato la rivista e l’ho comprata. [Terza persona singolare, la regola impone l’accordo, perciò non si potrà mai dire “Ho trovato la rivista e l’ho comprato”.] Ho comprato i libri ma non li ho letti. [Terza persona plurale, la regola impone l’accordo, perciò non si potrà mai dire “Ho comprato i libri ma non li ho letto”.] MA Sara, scusami ma non ti avevo visto. Sara, scusami ma non ti avevo vista. [Seconda persona singolare, la regola lascia libertà di scelta riguardo l’accordo: perciò entrambe le frasi sono corrette] Marco non ci ha ancora chiamato. Marco non ci ha ancora chiamati. [Prima persona plurale, la regola lascia libertà di scelta riguardo l’accordo: perciò entrambe le frasi sono corrette] 3 - Lo amo o L’amo? L’ama o La ama? In realtà grammaticalmente nessuna delle due opzioni sarebbe errata.Nel passato, la forma con l’apostrofo era certamente più comune. Per esempio, Petrarca scriveva: Per quel che mi riguarda, io l’ammiro e l’amo, non lo disprezzo e credo di potere sicuramente affermare che se egli fosse vissuto fino a questo tempo, pochi avrebbe avuto più amici di me... Oggigiorno, però, la tendenza è un pochino diversa. Quando usiamo i pronomi diretti di terza persona singolare (lo e la) con verbi coniugati in tempi semplici, tendiamo a evitare l’apostrofo.
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20 Curiosità sulle REGIONI Italiane: Viaggio tra Storia, Arte e Tradizioni
Piccola o grande che sia, ogni regione italiana ha delle curiosità che la rendono unica e speciale! Allacciate le cinture e preparatevi al decollo, stiamo per fare un viaggio virtuale da nord a sud per scoprirle tutte! Cosa rende Uniche le REGIONI Italiane? In questo articolo faremo un viaggio virtuale da nord a sud per scoprire le curiosità sulle regioni italiane. Siete pronti? Si parte! Valle d'Aosta La Valle d’Aosta è la regione italiana più piccola e si trova tra le Alpi. Proprio tra queste montagne si trova il “Colle del Gran San Bernardo”, da cui una razza di cane prende il nome: San Bernardo. Ma perché? Sul Colle del San Bernardo, fin dal 1100, c’era un ospizio gestito da monaci, cioè una casa dove i passanti venivano accolti per riposarsi e ripararsi dal freddo prima di riprendere il loro cammino. I monaci usavano dei grossi cani per soccorrere i viaggiatori nella neve o nella nebbia, per trasportare cibi e bevande, per difendersi dai ladri e per azionare alcuni macchinari. Nei secoli allevarono i cani incrociando le razze fino ad ottenere l’attuale razza San Bernardo, perfetta per vivere nelle montagne. Umbria L’Umbria è definita il cuore d’Italia, proprio perché è la regione più centrale del nostro Paese. Ma non è tutto! Il cuore è anche il simbolo dell’amore ed è proprio in questa terra che è nato il Santo associato all’amore: San Valentino. Originario di Terni, San Valentino è un santo e martire cristiano. Fu anche vescovo della stessa città in cui tutt’oggi è celebrato come patrono. Qui infatti è possibile visitare il Duomo in cui egli non solo celebrava la Messa, ma sposava i giovani innamorati in fuga dalle loro famiglie per sfuggire a destini ostili e matrimoni di convenienza. Liguria La Liguria è conosciuta per i tipici paesini sulle scogliere affacciate sul mare. Nei film ambientati in Italia sono spesso presenti delle scene ambientate in questi luoghi. Sapevate che la Disney vi ha anche ambientato un intero film? Si tratta ovviamente di un film d’animazione, “Luca”. Lo avete guardato? Narra la vicenda di Luca, un giovane mostro marino italiano che può assumere sembianze umane e che stringe amicizia con Alberto, un coraggioso suo simile e suo coetaneo. I due, insieme, vanno alla scoperta del mondo degli umani. La storia si svolge nel paese di Portorosso, in Liguria. In realtà questo paese non esiste ma è ispirato ai paesi delle Cinque Terre. Non ci sei mai stato? Guarda il video che abbiamo girato durante il nostro viaggio nelle Cinque Terre! Molise Gli italiani spesso definiscono in modo scherzoso il Molise come “la regione che non esiste” perché si tratta di una regione piccola e di cui non si sente spesso parlare. Lo sapevate? Eppure, anche il Molise ha delle curiosità interessanti, come per esempio il fatto che ospiti ‘il paese delle campane’. Si tratta di Agnone, dove vengono prodotte da secoli campane d’eccellenza. In una fonderia lì vengono ancora oggi create le campane per le chiese d’Italia e del mondo. I Papi stessi, durante il 1900, hanno richiesto la fabbricazione di campane per celebrare le occasioni speciali. Si tratta di una vera arte che è stata perfezionata nei secoli e che viene tramandata da generazioni. Lombardia Sapevate che proprio in Lombardia è nato il gelato al gusto stracciatella? Lo avete mai mangiato? Si tratta di un gusto di gelato a base di latte e panna con cioccolato fondente. Siamo nel 1961, Caffè La Marianna. A Bergamo. Enrico Panettoni, emigrato dalla Toscana e proprietario del locale, inventa il gelato al gusto stracciatella. Ancora oggi La Marianna produce la stracciatella con le stesse macchine utilizzate negli anni ’60! Trentino Alto Adige Il Trentino Alto Adige è la regione in Italia che produce più mele e l’Italia è tra i paesi che producono più mele in tutta Europa. Se visitate il Trentino Alto Adige vedrete meleti dappertutto, infatti,
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